Il decreto del Rettore del 6 novembre recepisce l’ultimo DPCM in materia di Covid-19, nonché l’ordinanza del Ministero della Salute del 4 novembre che classifica la Lombardia come “zona rossa”, e indica le modalità di svolgimento di una serie di attività, anche in presenza, all’interno dell’Università di Pavia fino al 3 dicembre 2020.
Tutte le lezioni continuano a essere erogate a distanza come già avviene dalla fine dello scorso ottobre per applicazione delle precedenti normative nazionali. Gli unici esami di profitto consentiti in presenza sono quelli scritti, incluse le prove e le simulazioni concorsuali previste dalla Scuola di specializzazione per le Professioni Legali. Da remoto invece esami orali, lauree e discussioni di tesi.
Le attività dei laboratori didattici sono consentite in presenza «se indifferibili e non sostituibili con soluzioni alternative a distanza». In presenza anche le attività formative professionalizzanti per gli specializzandi di area sanitaria, sulla base però delle decisioni delle singole Scuole.
Per lo svolgimento dei tirocini, anch’essi consentiti «nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza e tutela della salute pubblica», va tenuto però conto delle limitazioni agli spostamenti tra comuni.
Il decreto dell’Università di Pavia specifica inoltre che «è consentito lo svolgimento in presenza delle collaborazioni studentesche». Ancora: possono essere erogati in presenza i tutorati solo «se si tratta di attività laboratoriali indifferibili e non sostituibili con attività alternative», altrimenti tutorati online.
Sul tema ricerca «proseguono regolarmente, nella più rigorosa conformità al “Protocollo anti-contagio” approvato dall’Ateneo, le attività di ricerca nei laboratori e nelle biblioteche da parte di docenti, assegnisti, borsisti, dottorandi e PTA». Restano attivi i servizi bibliotecari ma erogati in modalità contactless. Continua a essere sospesa invece la mobilità internazionale in entrata e in uscita.