Molti la definiscono come la prima street photographer al mondo, Vivian Maier, professione bambinaia, nel tempo libero non è mai uscita di casa senza la sua macchina Rolleiflex al collo. Istantanee profonde e mai banali, quelle della tata newyorkese classe 1926, raccontano uno spaccato originale sulla vita americana della seconda metà del XX secolo: più di 100mila negativi scoperti però, quasi per caso, soltanto nel 2007. A lei le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia rendono omaggio con una mostra aperta fino al prossimo 5 maggio.
Con uno spirito curioso e una particolare attenzione ai dettagli, Vivian Maier ritrae le strade di New York e Chicago, i suoi abitanti, i bambini, gli animali, gli oggetti abbandonati, i graffiti, i giornali e tutto ciò che le scorre davanti agli occhi. E pur lavorando nei quartieri borghesi, dai suoi scatti emerge un certo fascino verso ciò che è lasciato da parte, essere umano o no, e un’affinità emotiva nei confronti di chi lotta per rimanere a galla.
Alle Scuderie non mancano poi i celebri autoritratti in cui lo sguardo severo della Maier riflette negli specchi, nelle vetrine, e la sua lunga ombra invade l’obiettivo quasi come se volesse finalmente presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare. Il biglietto per gli studenti dell’Università di Pavia è scontato a 7 euro (con audioguida inclusa).
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00; sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 19:00.
[Foto: Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY / Estate of Vivian Maier]