
Gli sprechi nei paesi in via di sviluppo a causa della mancanza di metodi corretti per la conservazione degli alimenti è stato un altro punto di vista presentato durante la conferenza, insieme alla realtà di tre centri specializzati a Piacenza, Meghalaya (India) e Kabinda (Congo). In particolare, nella città emiliana, l’azienda sperimentale Cerzoo porta avanti ricerche sull’agricoltura “No Till”, ovvero quel sistema di coltivazione sostenibile che non alteri gli equilibri del suolo e riduca così l’erosione del terreno, aumentandone la materia organica.
Durante l’incontro è stato fatto anche il punto della situazione: «per l’evento sono stati spesi finora circa 1,7 miliardi di euro» ha detto Carlo Secchi, docente all’Univeristà Bocconi e ex consigliere di Expo 2015 Spa «l’importante è avere un’idea precisa di cosa si farà dopo delle strutture permanenti, appositamente costruite, che non dovranno essere abbandonate ma adibite ad altro».
Infine spazio al ruolo e alle potenzialità di Pavia e della sua Provincia per l’Esposizione: da promuovere la storia, i monumenti, la natura e i prodotti tipici.
BC