Venerdì 21 dicembre si apre il sipario del Teatro Fraschini con “Ubu è diventato Re” di Alfred Jarry, dedicato al personaggio di re Ubu che nasce come beffa di un gruppo di liceali ai danni di un docente nella Francia del 1896. In scena gli studenti del corso attori promosso dall’ateneo e dalla fondazione del teatro cittadino, e giunto quest’anno alla sua diciottesima edizione.
Una storia semplice: un uomo stupido, pavido e avido al contempo, e la sua compagna, vogliono impadronirsi del Potere. Comandare sugli altri e su tutto. Il popolo un po’ bue, li segue accecato. E non andrà neanche tanto male. Padre Ubu e Madre Ubu la fanno franca.
I tredici universitari hanno lavorato «sui caratteri dei personaggi e sul grottesco, partendo proprio dalle figure della commedia dell’arte cinquecentesca e che Dario Fo ha saputo così bene interpretare, per portarli alla deformazione dei tempi moderni», spiega il coordinatore del corso Angela Malfitano, che è anche regista dello spettacolo. «Le possibilità infatti che ci dà il testo di Jarry – continua Malfitano – sono molteplici: credere e non credere nelle istanze del proprio personaggio; gestire le battute come necessità e urgenza del dire ma anche con lo sguardo esterno e ironico dell’attore che gioca col proprio personaggio. Ci siamo concessi anche di lasciare, in parte, il lavoro sulla dizione per ritornare al gioco delle parlate regionali italiane. Infatti per i due protagonisti Padre e Madre Ubu, e i loro soldati, abbiamo reinterpretato delle calate lombardo-venete.»
Lo spettacolo conclude il triennio del corso attori e riceveranno dunque il diploma gli allievi Kavita Albizzati, Martina Bassi, Chiara Benzi, Giulia Caccialanza, Vittorio Chino, Brunella D’Andrea, Alice Ferraglio, Luca Milanesi, Edoardo Pisati, Paola Polifrone, Laura Sica, Ludovica Taurisano, Daniele Uccellari. L’appuntamento è fissato per le ore 21:00, l’ingresso è libero.
[Aggiornato 7/1/2019 ore 12:32 – Foto Unipv/Rossin]