Serata pulp in aula ‘400

Al via lunedì sera Lividi Libri, il festival indipendente organizzato dall’Associazione Officina Multimediale Pavese (OMP), con una full-immersion nel mondo del pulp. Ospiti in aula del ‘400 Andrea Andreetta e Giacomo Brunoro, rappresentati del movimento padovano “Sugarpulp” (foto a destra).

Il pulp può essere definito un’attitudine, un genere di generi, che abbraccia la fantascienza, l’avventura, il fantastico, la suspance, il noir, il thriller, l’horror, il gotico e che vuole creare e divulgare la narrativa e la letteratura popolare, immediata, economica, con linguaggi semplici, chiari e non accademici.

E’ una corrente che nasce in America, tra fine ‘800 e inizio ‘900, per poi consolidarsi negli anni ’20, con riviste come “Black Mask” (dalla quale prese spunto Quentin Tarantino per “Pulp Fiction”),“Flyng Aces” ed “Amazing Stories”. Erano riviste povere, con carta di bassa qualità e talvolta improvvisate, ma che diedero spazio agli autori di “Conan il barbaro”, “Solomon Kane”, “Tarzan”, “Zorro” e “Flash Gordon”: personaggi divenuti, col tempo, famosissimi.

In Italia, il genere pulp si sviluppò nello stesso periodo, con riviste e supplementi di quotidiani che racchiudevano l’avventura, il fantastico, il gotico e il poliziesco. Il grande romanziere Emilio Salgari può esserne considerato uno dei primi autori, che con il suo straordinario talento nel mescolare generi diversi, ha dato vita a personaggi come Sandokan, Il Corsaro Nero e Capitan Tempesta.

E’ con queste radici che nasce nel cuore del nord-est della penisola Sugarpulp (a sinistra il sito sugarpulp.it) «E’ un movimento nato nel 2009 per raccontare il nostro territorio – ha raccontato Andrea Andreetta – Perché ambientare un thriller in America quando siamo circondati da luoghi altrettanto stimolanti?».

Sugarpulp è anche un magazine on-line che presenta libri, fumetti, film, fiction, autori, interviste e racconti inediti. E’ un’associazione culturale volta a incentivare la lettura e la scrittura; una community 2.0 con cinque siti attivi. «Noi vogliamo divertirci e divertire, crediamo che cultura e letteratura debbano essere piacevoli e non imposte» hanno raccontato «Non organizziamo le classiche presentazioni, ma gli “SugarSpritz” ossia performance che attraverso concerti, rappresentazioni teatrali e tavole rotonde, raccontano le opere. Il nostro Festival di settembre è un po’ la conclusione di tutto: tre giorni in cui autori italiani ed internazionali, conosciuti ed emergenti presentano i loro lavori».

IC