«Far sì che i giovani contribuiscano ed affrontino le turbolenze e l’incertezza che tengono in pugno gran parte del nostro Mondo. Dalle transizioni complesse e dai conflitti armati, alla crisi economica e ambientale». Così il Segretario generale della Nazioni Unite Ban Ki-moon nel messaggio ai delegati del Rome Model United Nations: un programma formativo finalizzato ad insegnare agli studenti il lavoro interno dell’ONU.
Al RomeMUN i partecipanti rappresentano i paesi membri in un gioco di simulazione diplomatica che riproduce il dibattito di 7 commissioni: l’Assemblea generale, il Consiglio di Sicurezza, la Corte di Giustizia, la FAO, l’Agenzia per i rifugiati, il Consiglio europeo e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. Inoltre, gli studenti possono partecipare al RomeMun anche come giornalisti e traduttori.
L’edizione 2014 si terrà a Roma dal 13 al 17 marzo, e avrà come tema “Beyond 2015: a new agenda for development”. Possono partecipare tutti gli studenti iscritti a corsi di laurea triennali e magistrali, a master di primo e secondo livello, dottorandi, laureati da non oltre un anno. Le iscrizioni alla prova di selezione, un test d’inglese (costo 15€), chiuderanno l’8 dicembre. Per chi otterrà un punteggio superiore a 80/100 a disposizione 150 borse di studio. L’adesione a RomeMUN è di 250€ e comprende la partecipazione alla conferenza (30 ore), kit, materiale didattico e pranzi.
«RomeMUN fornisce un’ottima opportunità per capire le procedure interne degli organismi internazionali e dà un’idea di come potrebbe essere lavorare in questo campo – racconta Carolina Colle, referente pavese dell’iniziativa – ogni anno, infatti, partecipano come relatori numerosi esponenti del mondo internazionale, ambasciatori e funzionari, che arricchiscono quest’esperienza in modo difficilmente eguagliabile nei nostri quotidiani contesti universitari. Da un punto di vista culturale il RomeMUN offre un’occasione pressoché unica di confrontarsi, a un livello altamente specialistico, con persone di nazionalità, cultura, formazione e lingue eterogenee. Insomma, un’esperienza ricca, formativa e anche estremamente divertente».
Quale valore aggiunto al proprio percorso di studio? «Innanzitutto è un ottima opportunità di conoscere persone potenzialmente utili per il futuro professionale – prosegue Carolina Colle – Inoltre, i MUN sono fondamentali per capire se quel mondo, il mondo delle relazioni internazionali, delle ONG, a cui tanto ambiamo noi studenti di alcuni facoltà, è davvero quello che desideriamo. Provare è l’unico modo per verificare in concreto se la realtà corrisponde alle nostre aspirazioni. Infine, a parte il valore a livello curriculare, soprattutto per gli studenti di scienze politiche, giurisprudenza, lingue e CIM, bisogna dire che il RomeMUN è aperto a chiunque sia interessato a temi di rilevanza globale. Negli ultimi anni, gli organismi internazionali hanno cominciato a ricercare laureati in ogni campo, anche in architettura e ingegneria, in particolare per progetti ecosostenibili e progetti per la tutela e lo sviluppo di popolazioni svantaggiate».
Sito ufficiale: www.romemun.org
AT