Università di Pavia e Scuola Superiore Universitaria IUSS hanno pubblicato uno studio su PNAS – la rivista ufficiale dell’Accademia delle Scienze Nazionale degli Stati Uniti d’America, che renderebbe potenzialmente possibile “leggere il pensiero”.
La ricerca, condotta misurando l’attività elettrica del cervello in soggetti in stato di veglia durante operazioni neurochirurgiche, rivela, per la prima volta, che quando si pensa, anche senza parlare, i neuroni del linguaggio comunicano tra di loro onde elettriche che “copiano” le onde sonore delle parole corrispondenti.
La scoperta ha non solo molte implicazioni che riguardano le basi neurofisiologiche, la struttura e l’evoluzione del linguaggio umano, ma apre anche una serie di ipotesi su possibili applicazioni pratiche. La capacità di leggere il “linguaggio interno” direttamente dall’attività cerebrale potrebbe costituire un’importante punto di partenza per lo sviluppo di dispositivi in grado di aiutare chi ha perso la capacità di articolare le parole.
[Aggiornato 4/2/2015 ore 11:00]