Ricerca e innovazione, Regione Lombardia premia l’Università di Pavia con nuovi fondi

Regione Lombardia ha annunciato ieri i progetti vincitori di uno dei suoi principali bandi, la “Call Hub Ricerca e Innovazione”, per cui la giunta ha stanziato complessivamente 114 milioni di euro a fondo perduto. Tra i 33 progetti selezionati – i candidati erano 78 – due sono stati proposti dall’Università di Pavia, mentre per un terzo progetto, l’ateneo pavese è consulente.

I PROGETTI UNIPV VINCITORI

Il progetto coordinato dal professor Andrea Di Giulio del Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente, primo classificato nella categoria “Sostenibilità”, intende massimizzare l’uso degli scarti della produzione dell’acqua per ottenere energia. Come? I fanghi di depurazione degli impianti idrici sono uno dei problemi di cui spesso si sente parlare, per le difficoltà dovute al loro smaltimento, per cui si stanno sviluppando tecnologie altamente promettenti per la produzione green di energia da biocombustibili ottenuti anche da questi prodotti di scarto. Coinvolte in questo progetto 104 persone, di cui 73 ricercatori da 8 dipartimenti, con partner quali Eni e A2A. Il costo complessivo è di 8 milioni di euro, di cui circa 3,3 saranno finanziati dalla Regione. Di questi, circa 2 milioni sono destinati all’Università di Pavia, anche se la cifra esatta si saprà dopo la fase di negoziazione con l’ente. Il progetto, che inizierà a gennaio, avrà una durata di 30 mesi.

Il secondo progetto vede l’ateneo pavese come partner privilegiato di un gruppo di imprese coordinato da Fluid-o-Tech, azienda leader nella progettazione e produzione di pompe volumetriche e sistemi per la gestione dei fluidi. L’obiettivo è quello di ridurre i costi e i tempi delle terapie infusionali, sia in ospedale sia domiciliari, attraverso sistemi personalizzati e di controllo remoto. Un processo non solo tecnologico, ma che coinvolgerà direttamente anche i pazienti attraverso l’uso di interfacce interattive, per renderli consapevoli in tempo reale delle proprie terapie in atto. Il progetto, il cui referente è il professore Ferdinando Auricchio del Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura, impiegherà 21 persone e ha un budget totale che si aggira intorno ai 7,7 milioni di euro, di cui circa un milione giungerà all’Università di Pavia.

Nel terzo progetto l’ateneo appare come sotto-contraente, cioè come consulente indicato dal capofila, che nel caso specifico è l’ICS Maugeri. Si tratta del Dipartimento di Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione che, sotto la guida del professor Riccardo Bellazzi, fornirà competenza scientifica sull’utilizzo di tecnologie di Intelligenza Artificiale nella riabilitazione.