Politiche, lettera dei Rettori ai candidati premier

Dopo essersi riunita in assemblea straordinaria venerdì scorso, la Conferenza dei Rettori ha elaborato 6 proposte concrete per il futuro del paese e dell’Università italiana. L’appello è rivolto a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio.

«Se vi fosse una Maastricht delle Università, noi saremmo ormai fuori dall’Europa» esordisce la CRUI nel comunicato e ribadisce la necessità di «una scossa che metta istruzione e ricerca tra le prime priorità dell’agenda-Paese del futuro Governo».

Ecco le proposte dei Rettori:

1) defiscalizzare tasse e contributi universitari per aiutare le famiglie a non dover abbandonare l’Università a causa della crisi economica;

2) assicurare la copertura totale delle borse di studio erogate da Regioni e Atenei per garantire la formazione e la mobilità studentesca;

3) abbattere l’IRAP sulle borse post-lauream e defiscalizzare gli investimenti delle imprese in ricerca per favorire la competizione nei settori ad alta intensità tecnologica;

4) finanziare posti di ricercatore da destinare ad almeno il 10% dei dottori di ricerca e togliere i vincoli al turnover per impedire l’espulsione dei giovani migliori dal Paese e il progressivo invecchiamento della docenza;

5) restituire l’autonomia responsabile all’Università rimuovendo gli attuali appesantimenti normativi per valorizzare le scelte di qualità e le vocazioni dei differenti Atenei;

6) incrementare i fondi per l’Università all’1% del PIL, ristabilendo in particolare il finanziamento statale ai livelli del 2009 e innalzando la premialità fino al 50% per ridare slancio agli Atenei, promuovere le eccellenze nei processi di valutazione, favorire  la competitività a livello internazionale.