Mobilità sostenibile, dall’Università di Pavia l’analisi sui trasporti post-coronavirus in città (video)

Una riflessione a due voci tra Davide Barbieri, mobility manager di Ateneo, e Andrea Zatti, ricercatore al Dipartimento di Scienze politiche e sociali e Delegato del Rettore per la Sostenibilità. Il tema: la mobilità green a Pavia al tempo del Covid-19 e l’occasione per un cambiamento.

Nel video pubblicato su Stanze lo scorso 28 maggio, Zatti sottolinea che «il rischio più forte è quello che si vada a interrompere quel processo che faticosamente si era attivato di riequilibrio modale all’interno dei trasporti, e in particolare dei trasporti urbani». Insomma, ridurre il ruolo dell’auto (preponderante negli spostamenti sistemici) e incrementare bus o bicicletta (la cosiddetta mobilità dolce). Anche se in questo momento, aggiunge il ricercatore: «dal punto vista degli aspetti sanitari e del distanziamento sociale l’auto appare come la soluzione “maggiormente proteggente” e può avere un vantaggio nelle scelte degli utenti». Critico, per definizione, il trasporto collettivo, in particolare nelle ore di punta.

«C’è tempo per mettere in atto un pacchetto di misure prima dell’autunno» continua Zatti, «questo è il momento di dare seguito a quell’esigenza di avere percorsi ciclopedonali continui e visibili, tra il centro e la zona nord-ovest». Ovvero la zona ospedali-Cravino-Nave, quella che a Pavia conta il via vai più alto. E ancora: rafforzare la capacità di residenzialità della città (per avere meno studenti pendolari) e, lato personale universitario, mantenere alta la quota di smartworking.

L’INTERVISTA

 

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