«Ho dovuto scegliere: personaggio pubblico o personaggio inventato? Ho scelto personaggio inventato, perché io non sono un personaggio pubblico. Sono privato. Di più: sono intimo. Sono inventato perché mi invento io ogni giorno e mi inventa chi frequento, e chi mi insulta, anche se non mi piace, mi inventa come chi mi ama. Le cose inventate alla fine sono le cose che dimostrano che dentro di noi c’è più mondo che fuori.» (Chirù Casti su Facebook, 9 ottobre 2015)
Michela Murgia, Premio Campiello 2010 con “Accabadora” (Einaudi), era una telefonista in un call center quando ha esordito in rete, con un blog che è poi diventato il suo primo libro “Il mondo deve sapere” (Isbn Edizioni). Che, a sua volta, è diventato un film. Oggi, Michela Murgia resta nella rete, ma in un altro modo. Il personaggio del suo ultimo libro, “Chirù” (Einaudi Supercoralli), nasce su Facebook, quasi un anno prima dell’uscita nelle librerie.
La scrittrice sarda sarà al Collegio Nuovo di Pavia (Via Abbiategrasso 404), mercoledì 4 maggio alle ore 21, in un incontro che porrà l’attenzione sul rapporto tra letteratura e social. Dialogherà con lei Paolo Costa, co-fondatore di TwLetteratura e docente di Comunicazione Digitale e Multimediale.