Malattie genetiche e intelligenza artificiale, spin-off dell’Università di Pavia vince premio per giovani innovatori

Hanno inventato una piattaforma cloud in grado di supportare i medici nella diagnosi e nel trattamento delle malattie genetiche, grazie a report sulle varianti genomiche ottenuti in tempi più rapidi e con una maggiore accuratezza. É enGenome, spin-off dell’Università di Pavia fondato circa quattro anni fa da tre ingegneri con dottorato in bioinformatica, Ettore Rizzo, Ivan Limongelli, Susanna Zucca (foto), e dai professori Paolo Magni e Riccardo Bellazzi. A loro martedì 17 dicembre, nell’aula gruppi della Camera dei Deputati, è stato consegnato il premio di ‘Migliori giovani innovatori italiani’ istituito dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori.

Il funzionamento lo ha spiegato Ettore Rizzo a L’Italia che va su RadioRai: «il genetista carica la lista di varianti genomiche del paziente sotto osservazione, il software arricchisce queste varianti con informazioni ottenute da più di 20 risorse omiche e applica uno strato di intelligenza artificiale restituendo al genetista un report con un suggerimento diagnostico». Il programma, certificato con marchio CE IVD, è destinato ai laboratori di diagnostica molecolare che utilizzano le nuove tecnologie di sequenziamento del DNA e «l’obiettivo – continua Rizzo – è proprio quello di facilitare il processo di interpretazione delle varianti per una diagnosi e quindi di poter permettere di selezionare la migliore terapia».

Quello dell’ANGI è l’ultimo di una serie di riconoscimenti, del 2017 è il Novartis Oncology Award come miglior progetto biotech italiano, mentre a febbraio di quest’anno enGenome ha vinto il primo programma di accelerazione di Fondazione Golinelli.

AT

 

[Foto da engenome.com]