Fino al 22 ottobre, nelle aule storiche dell’ateneo, gli studenti dell’Osservatorio Antimafie Pavia e dell’associazione Coordinamento-UDU presentano la rassegna “Mafie: legalità e istituzioni”. Una serie di incontri organizzati per la prima volta nel 2005 con la volontà di sensibilizzare la popolazione studentesca e la cittadinanza sui temi della criminalità organizzata, del suo dilagare in tutta la Penisola e dello sviluppo degli strumenti di contrasto, sia sul piano repressivo sia su quello preventivo.
Mercoledì 3 ottobre, alle ore 21 presso l’Aula del ‘400, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Donne e mafia”. Nella prima parte la prospettiva sarà quella di donne di famiglie mafiose che si sono ribellate ad un destino segnato, rompendo il silenzio e pagando a caro prezzo le loro azioni. Nella seconda parte dello spettacolo si vedranno tre donne che hanno vissuto accanto a uomini che hanno sempre lottato contro il potere mafioso, e nella vita sono diventate un esempio di cultura della legalità da seguire: Saveria Antiochia, Rosaria Costa e Lucia Borsellino.
Il 4 ottobre presso l’Aula Disegno (ore 21), si parlerà dei più recenti sviluppi delle inchieste sulle mafie nel nostro territorio e nella sanità pubblica. Lunedì 15 ottobre il titolo dell’incontro è “Da Luciano Liggio al processo infinito. Oltre quaranta anni di presenza delle mafie al Nord” (Aula Magna, ore 21). Martedì 16 ottobre il tema sarà invece il ruolo delle cosche nello sfruttamento della condizione di disperazione dei migranti, dall’accoglienza al caporalato. “Mafie nella Capitale: Ostia e il clan Spada” chiuderà la rassegna il 22 ottobre, alle ore 21, presso l’Aula Magna dell’Università di Pavia.
IL CORSO AL S. CATERINA
Ritornano al Collegio Universitario S. Caterina per il sesto anno gli incontri pubblici serali di approfondimento che accompagnano il corso in “Storia delle mafie italiane” tenuto dal professor Enzo Ciconte. Quest’anno il filo conduttore dei cinque appuntamenti, tutti con inizio alle ore 21, è una panoramica dei reati di mafia a partire dalla norma capostipite, il 416 bis del Codice Penale che ha istituito il reato di associazione di tipo mafioso.
Il primo appuntamento in programma l’11 ottobre vedrà come ospiti il Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma, Michele Prestipino, e il giornalista de L’Espresso Giovanni Tizian che ha di recente pubblicato “Rinnega tuo padre”: un libro-inchiesta dedicato alla guerra condotta in Calabria per sottrarre ai boss la patria potestà, rompendo il vincolo di sangue che regge il potere delle cosche.
Giovedì 25 ottobre il relatore sarà Giuseppe Pignatone – procuratore della Repubblica di Roma che ha lavorato per più di 30 anni al tribunale di Palermo. La mafia di oggi, sempre più coinvolta in reati ambientali, sarà il tema sarà trattato dal procuratore Giovanni Melillo, e da Gianluca Di Feo, giornalista di Repubblica. Il 15 novembre la prospettiva si amplierà anche alle organizzazioni criminali internazionali per il dibattito “Sulle rotte del narcotraffico”. Il ciclo si concluderà il 29 novembre con un confronto incentrato su “Mafie e schiavitù: caporalato”.