Le mostre a Pavia. Plastica, Leonardo, arte giapponese e hotel ‘fantasma’

Fino al 6 gennaio 2020 il Museo Kosmos presenta al pubblico una mostra immersiva e interattiva sull’inquinamento dei mari con le immagini straordinarie del National Geographic. Le grandi proiezioni di fondali incontaminati si contrappongono alle foto di animali intrappolati dai materiali plastici, e ancora i litorali paradisiaci e i cetacei spiaggiati, gli atolli inviolati e le microplastiche sempre più invadenti, intendono sensibilizzare il visitatore sull’impatto dei consumi e sugli scenari che in futuro potrebbero presentarsi agli abitanti della Terra. Biglietto intero 6 euro, gratuito per studenti unipv (Piazza Botta 9, da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00).

Le Scuderie del Castello Visconteo presentano i capolavori dell’arte giapponese con una mostra che pone a confronto il fascino delle stampe di autori quali Katsushika Hokusai, Utagawa Hiroshige e Kitagawa Utamaro con quelle di artisti quali Manet, Toulouse Lautrec, Bonnard, Gauguin, Pissarro e altri. Alle 170 opere provenienti dalla collezione d’arte asiatica della Johannesburg Art Gallery, si affiancano 29 ukiyo-e, ovvero le raffinate incisioni a colori su legno sviluppatesi nel Paese del Sol Levante a partire dal XVII secolo. Ingresso intero 12 euro, ridotto studenti unipv a 7 euro (mar-ven 10-13 e 14-18;  sab-dom 10-19; fino al 9 gennaio 2020).

Allo Spazio per le arti contemporanee del Broletto la fotografa pavese Marcella Milani torna con una nuovo progetto dedicato ai luoghi dell’abbandono. Dopo le aree industriali dismesse e l’ex manicomio di Voghera, ecco “Exit. Hotel fantasma in provincia di Pavia“. Ottanta scatti in bianco e nero conducono lo spettatore in un viaggio attraverso le strutture alberghiere simbolo di un turismo fermo alla metà del secolo scorso, come i lussuosi grand hotel delle località termali in Oltrepò, ormai lontani e fuori moda, quasi soffocati da polvere e ruggine. Fino al 10 novembre a ingresso libero (giov-ven 16-19; sab-dom 10-12:30 e 16-19).

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Fonte di vita, elemento sacro e di purificazione, l’acqua è l’eterna e grande ricchezza del territorio pavese. Quando Leonardo da Vinci visitò Pavia fu affascinato dalla città bagnata dal fiume, fermandone l’immagine in una serie di disegni e di annotazioni. A partire da un foglio del Codice Atlantico, eccezionalmente concesso in prestito dalla Pinacoteca Ambrosiana (sopra), nella suggestiva cripta romanica della Duomo si dispiega un percorso sul tema dell’acqua che conduce il visitatore fino al Novecento. Ingresso gratuito da Via Cardinal Riboldi (gio-ven 15-17; sab-dom 10-13 e 15-19; fino al 12 gennaio 2020).