L’arte dell’editore (ascolta)

calassoSi è svolto giovedì 13 febbraio, al Collegio Santa Caterina da Siena, l’incontro di apertura della settima edizione del Master in professioni e prodotti dell’editoria che ha visto protagonista l’editore e scrittore Roberto Calasso in una conversazione dal titolo “L’arte dell’editore” (foto a destra) con Ranieri Polese, giornalista del settore cultura del Corriere della Sera.

L’occasione era quella giusta per ricordare i 50 anni della casa editrice di cui Calasso è direttore editoriale, Adelphi, e per parlare, tramite le pagine dell’Adelphiana – almanacco che raccoglie in più di 700 pagine una cronistoria delle pubblicazioni – di come materialmente si editi un libro, dalla scelta iniziale alla copertina.

L’editoria secondo Calasso è una questione di forma e l’intento di Adelphi è sempre stato quello di creare una casa editrice «come se fosse un genere letterario», qualcosa di immediatamente riconoscibile grazie alla sua coerenza che la rende «un tutto». Anche se oggi è più facile assistere a quello che Calasso definisce «il masochismo degli editori», ovvero la rinuncia degli editori al proprio ruolo di guida culturale.

«I tempi non sono facili, ma spesso per ragioni diverse da quelle che ci vengono raccontate»: il grande spauracchio dell’editoria contemporanea non sono gli ebook, ma ‘lo schermo’, che favorisce la dispersione e una «contrazione della psiche» dovuta al troppo uso dei dispositivi mobili. Il tempo è qualcosa di molto importante, tanto per l’editore quanto per il lettore e «il lettore vero – ha ironizzato Calasso – non è quello che compra il libro e lo legge subito, ma quello che lo lascia lì, e lo riprende in mano al momento giusto!».

santa caterina editoriaE negli intervalli che vanno dalla scoperta alla pubblicazione al successo di un libro si annidano gli aneddoti più interessanti che l’editore cita, sfogliando le pagine dell’Adelphiana: dalle “Memorie di un malato di nervi” di Schreber, servite a Freud per scrivere la sua teoria della paranoia e poi, a distanza di anni, a Canetti per il suo “Massa e potere”, con esiti totalmente diversi, a “La cripta dei cappuccini” di Joseph Roth, dal carteggio fra Nancy Mitford e Evelyn Waugh a proposito de “Il retaggio” di Sybille Bedford al celeberrimo titolo n.1 della collana “Fabula”, quell’ “Insostenibile leggerezza dell’essere” di Kundera, straordinario successo internazionale.

L’incontro si è poi concluso con la consegna dei diplomi ai partecipanti alla sesta edizione del master (sopra a sinistra) e la presentazione del volume da loro curato “Il giro del mondo in 80 libri” (Edizioni Santa Caterina).

> Ascolta l’intervista a Roberto Calasso  

GM