
L’occasione era quella giusta per ricordare i 50 anni della casa editrice di cui Calasso è direttore editoriale, Adelphi, e per parlare, tramite le pagine dell’Adelphiana – almanacco che raccoglie in più di 700 pagine una cronistoria delle pubblicazioni – di come materialmente si editi un libro, dalla scelta iniziale alla copertina.
L’editoria secondo Calasso è una questione di forma e l’intento di Adelphi è sempre stato quello di creare una casa editrice «come se fosse un genere letterario», qualcosa di immediatamente riconoscibile grazie alla sua coerenza che la rende «un tutto». Anche se oggi è più facile assistere a quello che Calasso definisce «il masochismo degli editori», ovvero la rinuncia degli editori al proprio ruolo di guida culturale.
«I tempi non sono facili, ma spesso per ragioni diverse da quelle che ci vengono raccontate»: il grande spauracchio dell’editoria contemporanea non sono gli ebook, ma ‘lo schermo’, che favorisce la dispersione e una «contrazione della psiche» dovuta al troppo uso dei dispositivi mobili. Il tempo è qualcosa di molto importante, tanto per l’editore quanto per il lettore e «il lettore vero – ha ironizzato Calasso – non è quello che compra il libro e lo legge subito, ma quello che lo lascia lì, e lo riprende in mano al momento giusto!».

L’incontro si è poi concluso con la consegna dei diplomi ai partecipanti alla sesta edizione del master (sopra a sinistra) e la presentazione del volume da loro curato “Il giro del mondo in 80 libri” (Edizioni Santa Caterina).
> Ascolta l’intervista a Roberto Calasso
GM