La playlist di Febbraio (ascolta con Spotify)

Il mese pù breve e la playlist più lunga: un sacco di novità dallo scorso mese per gli ultimi esami e qualche giorno di libertà prima di ricominciare, a cura della nostra music minor Ellie V.

1) Samuel Storm – The Story
Con cos’altro potevamo entrare nel black history month se non con un meraviglioso artista afroamericano?

2) Generic Animal – Trenord
Visto che tutti qui, chi più chi meno, ha problemi con Trenord, sicuramente non troverete eco delle vicissitudini in questo testo perché non parla di treni. Generic Animal è un esperimento interessante sulla musica melodica ed elettronica, però.

3) Charlie Allen – Five Twenty Seven
La dolcezza e l’innocenza di questo EP sono commoventi. Melodie semplici e voce pacata. Niente di più puro.

4) Dari – Amore Folle
Forse i Dari ve li ricordate da pezzi mainstream come “Più di te” del 2012, o forse non ci avete fatto caso, così come nessuno aveva fatto caso ai pezzi scritti negli ultimi sette anni che hanno finalmente raccolto in “Vado Forte Muoio Giovane”.

5) Gabrielle Aplin – Panic Cord
Melodia e nostalgia da film melenso. Sul serio, dovrebbero considerare questa traccia per un film romantico.

6) L’Officina Della Camomilla – Due Allegri Mici Morti
Questa non è una canzone nuova, anzi, ma in questo punto volevo aggiungere “Solo” di Dorso, che però ho scoperto essere disponibile solo su YouTube. Quindi ho approfittato dell’antologia dell’Officina per offrirvi un viaggio all’Inferno. Non è colpa vostra, lo so, ma qualcuno deve pagare per le ingiustizie nel mondo.

7) ARIZIONA – Oceans Away
Ai cari fuorisede che devono tornare a Pavia per l’inizio delle lezioni questo mese: non disperate, qui non abbiamo Oceani, siete più vicini a casa di quanto sembri.

8) Liberato – Me Staje Appennenn’ Amò
LA NOVITÁ PIÚ HOT DEL MESE IN CAPSLOCK. Non potevo non metterla, dai, stalkero Liberato anche su Tumblr… E il video di questa traccia è stupendo.

9) G-Eazy feat. Halsey – Him & I
Prima di ascoltare questo album non conoscevo G-Eazy e mentre lo ascoltavo mi sembrava la brutta copia di Desiigner. Quando ho finito di ascoltarlo però mi è rimasto in testa, e un po’ anche nel cuore.

10) Capo Plaza – Allenamento #3
La promessa del rap italiano, dicono. Meglio in allenamento che in traccia, ma in crescita. Ci possiamo aspettare grandi cose da Capo Plaza. E sicuramente del trap.

11) Diplo feat. MØ – Get it Right
Un duo azzeccato, voci particolari che si mescolano e si confondono nella musica. Con un beat drop serio.

12) Nitro – V!olence
Vi ricordate quando Ensi vinse nel 2012 la finale di Spit? Il ragazzino che perse quella volta è cresciuto bene e sa come incanalare la sua rabbia… Ensi non l’ha presa benissimo, ma questa è un’altra storia.

13) Mali-Koa – Honest
La sorella di Calum Hood dei 5 Seconds of Summer è la novità del soft pop e noi la accogliamo al meglio, come la sua voce calda accoglie noi.

14) Carl Brave x Franco 126 – Argentario
Osservate il nuovo cantautorato italiano. Osservatelo bene perché arriverà in radio e in quel momento sarò realizzata. Ma solo se poi non peggiora…

15) Troy Sivan – My My My!
Ascoltate anche “The Good Side”. Cia’.

16) Cosmo – Turbo
Dai campionamenti di Remember Siria, da Ivrea a Bologna, prima o poi Cosmo tornerà in tour a ‘martellare più forte’ per far ballare tutti. Speriamo prima.

17) The Chainsmokers – Sick Boy
I The Chainsmokers hanno fatto una canzone. Finalmente. E niente, mi sembrava giusto glorificare questo traguardo. Bonus pianoforte.

18) Bianco – Punk Rock Con Le Ali
Ma la sai una cosa che mi fa impazzire di te? Tutti quei piccoli dettagli che notiamo nelle persone e non pensiamo le persone notino di noi.

19) Thirty Seconds To Mars – Dangerous Night
Aye, Gesoo è tornato sotto forma di Jared Leto e nessuno mi farà mai cambiare idea.

20) Calcutta – Orgasmo
Artista del 2017, e speriamo anche del 2018, l’illustratore delle copertine di Calcutta. Cina tradizionale e Occidente moderno, duh, cosa vuoi di più dalla vita?

21) Zedd, Maren Morris, Grey – The Middle
Zedd è stata la mia grossa scoperta dell’anno scorso e mi fa piacere che ogni sua nuova traccia si piazzi senza problemi nelle mie giornate, con le sue sonorità e le voci meravigliose che sceglie.

22) Canova – Santamaria
I Canova sono fighi. Un po’ fuori dalle righe, troppo seri o troppo poco, ancora non ho capito, ma nel frattempo mi godo questo limbo.

23) Fall Out Boy – Wilson (Expensive Mistake)
L’album dopo American Psycho doveva essere perfetto o non avrebbe retto il confronto. “Mania” regge. Altrochè se regge.

24) Dunk – Mila
I Dunk non hanno niente di nuovo da scoprire, sono un gruppo di artisti affermati nelle loro sonorità: sono forti e sicuri, il resto non conta.

25) Cinemaboy – Teenage Dream
Più che un testo un concetto, più che un album musicale un’opera di arte astratta, ma che in qualche modo arriva lo stesso. Arte contemporanea ma non banale. Questo è Cinemaboy.

26) Manfredi – 20143 Milano Navigli
Alza la mano se anche tu sei stato a Milano ma non ti sembrava così. Questa Milano è un posto di sogni e morbidezza e ci piace così.

27) Andy Grammer – 85
Andy Grammer è uno degli artisti che più rispetto dal punto di vista lirico perché è sempre corretto e rispettoso riguardo ai temi di cui tratta. Praticamente è l’antitesi del rap, ma con delle basi da campionare.

28) Andrea Poggio – Addormentarsi
Andrea deve ancora crescere musicalmente e liricamente, ma come debutto ce lo teniamo buono in “Controluce”.

29) Ella Vos – Little Brother
Le voci femminili scarseggiano fuori dal mainstream ma colpiscono sempre.

30) Enrico Nigiotti – L’Amore è
Una voce calda e roca e l’aspetto da sosia di Jared Padaleki (Dean di Gilmore Girls e Sam di Supernatural) e io sono innamorata…

 

Ecco un piccolo extra in occasione dei Premi Oscar 2018:

1) Mary J. Blige – Mighty River (da Mudbound)

2) Sufjan Stevens – Mystery of Love (da Call Me by Your Name)

3) Benjamin Bratt – Remember Me (da Coco)

4) Andra Day feat. Common – Stand Up For Something (da Marshall)

5) Kesha – This Is Me (da The Greatest Showman – Attenzione, la versione candidata agli Academy Awards non è questa, ma quella di Keala Settle)