La playlist “definitiva” del 2016 di Gran Riserva (ascolta con Spotify)

In questi mesi è successo qualcosa di imprevedibile: Gran Riserva non è andata in onda ma il tempo ha continuato a scorrere comunque. E così anche noi abbiamo continuato ad appassionarci e a dedicare le nostre presunte giornate di studio ad ascoltare dischi nuovi e dischi del cuore.
Il 2016 sta finendo così lasciandoci in bocca vari retrogusti, e questa è la nostra playlist incoerente (quasi quanto noi), puramente emotiva, spaventosamente eclettica e variegata. Parla dei pezzi che per varie ragioni sono stati i più importanti dell’anno, per tenerlo a mente o per non rifarlo più. Carlotta M. e Riccardo B.

1) Rationale – Fast Lane
L’aria fredda e tagliente che impietosa ti sveglia al mattino.

2) Max Graef – Ohne Erdung
Un uomo in impermeabile lungo fuma lentamente la sua sigaretta all’angolo di un viottolo scuro, un’insegna luminosa riflette una luce fucsia e giallognola sulle grandi pozzanghere dell’asfalto umido. Ecco servita la magia newyorkese.

3) Leisure – Got It Bad
In Nuova Zelanda d’autunno l’oceano si gonfia e le band ci tengono a non sfigurare nel panorama mondiale.

4) Her – Five Minutes
Questi invece dovrebbero essere francesi. Ecco: ora immaginatevi la Borgogna, Parigi e la Provenza.

5) The Avalanches – Tonight
Non dobbiamo giustificare questa scelta.

6) A Tribe Called Quest – The Space Program
Non sappiamo il perché, ma New York d’autunno è un posto magico.

7) Drake – Fake Love
«I got fake people showin fake love to me straight up to my face, straight up to my face». Più di così.

8) Tame Impala – Beverly Laurel
I fan dell’ultima ora forse non la riconosceranno. Chi li segue almeno da Innerspeaker invece sa esattamente di cosa stiamo parlando.

9) Frank Ocean – Solo
Cosa dire a questo punto? Buon Dicembre a tutti.

10) Bon Iver – 10 d E A T h b R E a s T 
Ben fatto Justin, ben fatto.

11) Radiohead – True Love waits
Non dimenticatela mai.

12) Two Door Cinema Club – Gameshow
Gameshow è un LP discutibile ma noi siamo troppo legati ai Two Door Cinema Club e ci proviamo comunque. Almeno con la name track.

13) Ex-Otago – La nostra pelle
Gli Ex-Otago sono il nuovo gioiellino del momento e questo è il pezzo più bello di tutti. Da ascoltare in solitudine per parlare a sé stessi.

14) PoP_X – Madamadorè
Quello che davvero sorprende di PoP_X è l’essere in grado di far tornare in voga il genere per cui alle superiori sareste stati considerati degli appestati.

15) Canova – Expo
Chi l’ha detto che il pop è musica di serie B? La maggior parte delle persone e probabilmente anche noi in primis. Ma i Canova mettono in crisi questi dogmi con un disco estremamente pop e insieme estremamente raffinato.

16) Metronomy – The Look
Anche i Metronomy sono freschi di un nuovo album, Summer 08, ma The English Riviera di quel lontano 2011 rimane il disco del cuore.

17) Phoenix – Alphabetical
I Phoenix nel 2004 sapevano già addolcirci la giornata.

18) Giorgio Poi – Niente di strano
Lui è una delle promesse musicali più interessanti dell’ultimo periodo. Tenetelo d’occhio.

19) Lamusa – Erika Les Filles
Lamusa e le sue sonorità delicate e demodè sono sempre un must nelle nostre classifiche. Un italiano poco italiano da conoscere e il nuovo LP, J&P, è una bomba.

20) Verdena – Trovami un modo semplice per uscirne
Ogni tanto abbiamo il bisogno di tornare a quel pezzo di quell’album di un po’ di tempo fa, in cui la voce di Alberto ci accarezza l’anima.

21) Bluvertigo – L’Assenzio
Il 2016 è stato anche l’anno delle scoperte a posteriori. E’ toccato anche alla musica italiana degli anni ’90: quello che faceva Morgan prima di fare Crudelia de Mon in un talent show televisivo.

22) Fabri Fibra – Dove fuggi?
Chiusura con un pezzo d’eccezione: dietro le quinte, lo amiamo anche noi il cafone marchigiano di Turbe Giovanili. Da cattiveria.