
«Il decremento dell’Ffo tra il 2010 e il 2012 è stato in tutto del -7,6%, pari a -554 mln di euro» ha spiegato al quotidiano L’Unità il Presidente della Conferenza dei Rettori Marco Mancini «con 300 mln di euro in meno nel 2013 siamo arrivati a -861 milioni di euro: il -12% rispetto al 2009».
La richiesta di mantenere nel budget degli Atenei 400 milioni di euro equivaleva a poco più del 10% degli emendamenti introdotti dal Senato e ad appena l’1% dell’impatto complessivo della manovra. La CRUI, nella mozione approvata all’unanimità il giorno prima del via libera del Ddl alla Camera, parla di «gravissime e irresponsabili scelte» che determineranno «un crollo oggettivo del sistema universitario italiano e la sua immediata fuoriuscita dall’Europa». Lo stesso titolare del MIUR Francesco Profumo ha parlato a fine dicembre di “rischio default” per molte sedi.
Tra gli effetti di questo ulteriore taglio, continua la Conferenza dei Rettori, ci saranno «l’impossibilità di avviare alla ricerca i giovani meritevoli e l’impossibilità di partecipare in modo competitivo al programma Horizon 2020». Previste conseguenze anche sui servizi essenziali per il funzionamento, sulle infrastrutture della didattica e della ricerca, sull’offerta formativa.
AT