La Farnesina sta lavorando in raccordo con le autorità dei Paesi esteri, per individuare i mezzi e gli itinerari per il rimpatrio di tutti i connazionali che intendono tornare. Anche gli studenti universitari al momento in mobilità internazionale devono seguire le indicazioni fornite dalle ambasciate e dai consolati italiani nei singoli stati (elenco). Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 l’Unità di Crisi del ministero ha organizzato più di 90 voli o altri collegamenti che hanno riportato a casa oltre 8000 cittadini da 14 Paesi.
Agli Erasmus è stato fin da subito comunicato di rispettare scrupolosamente le misure cautelative sanitarie prescritte. Inoltre chi rientra in Italia è obbligato a comunicare il proprio ingresso al Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria territoriale come pure vale l’obbligo dell’autoisolamento domiciliare di due settimane.
Essendo poi sospesi tutti gli scambi in entrata e in uscita, il Prorettore all’Internazionalizzazione dell’Università di Pavia Antonella Forlino ha invitato «gli studenti a contattare le Università partner per riprogrammare le mobilità e le attività ad esse collegate rivedendo i periodi ed i contenuti didattici». Sarà possibile richiedere all’Agenzia Nazionale, nelle forme e con le modalità che saranno successivamente comunicate, l’applicazione della clausola di “forza maggiore”, relativamente alle attività e ai costi per tutte quelle mobilità che vengano annullate in ragione della situazione di emergenza e dei provvedimenti delle competenti autorità.