E’ arrivata all’Università di Pavia nel 1824 come dono proveniente dal Cairo e la sua storia è misteriosa. L’esemplare, privo di bende e in buono stato di conservazione, non riposa in un sarcofago decorato da geroglifici e iscrizioni bensì in una più anonima cassa di legno, il cui coperchio riporta l’enigmatica scritta «Mummia Egiziana di una donna morta 810 anni prima dell’era volgare. Dono di S. Giorgiani del Cairo del 1824».
Dal 2013 la mummia è stata al centro di una serie di ricerche per restituirle l’identità, scoprire la sua età e il periodo in cui è vissuta. Per questo è stata sottoposta alla tomografia computerizzata (foto) e sono stati effettuati prelievi per analisi molecolari, tra cui quella del radiocarbonio. Inoltre ne è stato ricostruito il volto ed è stata creata una copia 3D del reperto stesso.
La mummia sarà esposta per la prima volta al pubblico sabato 11 marzo, a partire dalle 17:30, presso il Museo Archeologico d’ateneo (Strada Nuova 65), durante l’inaugurazione ufficiale del nuovo Egyptian Corner.