Decreto “Cura Italia”, la laurea in Medicina diventa abilitante. Fondo da 50 milioni per università e ricerca

Il decreto-legge varato ieri dal Governo contente le misure straordinarie per la tutela della salute e il sostegno all’economia interviene anche sulle disposizioni circa l’abilitazione all’esercizio della professione medica, «con la previsione che il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, abiliti all’esercizio della professione di medico chirurgo previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto all’interno del corso di studi».

«Diecimila medici» secondo le prime dichiarazioni del Ministro dell’Università Gaetano Manfredi che comunque «non andranno in corsia ma ai servizi territoriali» perché «per lavorare nei reparti serve una specializzazione».

Con il provvedimento, si legge nella slide di sintesi: «viene inoltre istituito per l’anno 2020 un fondo denominato “Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca” con una dotazione pari a 50 milioni di euro, da dipartire con decreto del MIUR».

Prorogata al 15 giugno 2020 l’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019.

 

+++ Aggiornamento: il decreto è pubblicato in Gazzetta Ufficiale (scarica il PDF). Gli articoli che interessano il mondo universitario sono i n. 100, 101 e 102 +++ 

 

[Foto da governo.it]