Contributi, al via la campagna informativa

Il 5 giugno parte la campagna nazionale “Sei precario e ti scappano i contributi” (a destra la locandina), a cui aderisce anche l’Università di Pavia in collaborazione con le associazioni GAP11 (assegnisti e precari della Ricerca Pavia) e ADI (Associazione Dottorandi Italiani).

Nel palazzo centrale dell’Università, mercoledì 5 giugno, dalle 10 alle 13, presso il cortile delle statue, verrà allestito un banchetto, presso il quale assegnisti, dottorandi e collaboratori alla ricerca iscritti alla gestione separata potranno ricevere informazioni sulla propria posizione previdenziale e sui propri diritti.

Nell’Università di Pavia lavorano un migliaio di precari tra dottorandi, assegnisti di ricerca e personale a contratto. Questi lavoratori, seppure diversi per competenze e tipologia contrattuale, versano i contributi previdenziali nella Gestione Separata dell’INPS. Ma i contributi, anche se regolarmente versati, non sempre sono stati correttamente registrati, con evidenti mancanze nell’erogazione delle indennità (maternità, malattia), come più volte denunciato dal GAP11.

La giornata del 5 giugno, promossa a livello nazionale, mira a creare una vera e propria campagna per sensibilizzare tutti i lavoratori precari delle diverse amministrazioni e tutti gli iscritti alla Gestione separata INPS affinché controllino le proprie posizioni assicurative con l’aiuto degli esperti. Ai banchetti verrà offerta una consulenza gratuita ai lavoratori e alle lavoratrici interessati, che saranno invitati a verificare il loro estratto conto INPS individuale, a richiedere eventuali integrazioni di contributi mancanti, rivendicare le prestazioni (quali l’indennità di maternità) rifiutate o non correttamente liquidate dall’INPS.

Sebbene per quanto riguarda i collaboratori alla ricerca dell’Università di Pavia il corretto accreditamento dei contributi versati a partire dal 2005 abbia avuto sviluppi positivi nell’ultimo mese, gli assegnisti del GAP11, che per primi avevano segnalato l’anomalia previdenziale, hanno deciso di partecipare alla campagna nazionale sia per informare localmente i colleghi interessati, sia per solidarietà verso i colleghi precari degli altri atenei d’Italia.