Lunedì 22 giugno nel Cortile delle Statue dell’Università di Pavia si è tenuto l’incontro “Prospettive di una città universitaria tra eredità culturale e innovazione” con la partecipazione di Enrico Letta, attualmente Preside della “École des affaires internationales” dell’istituto di studi politici di Parigi “Sciences Po”, e l’on. Giancarlo Giorgetti. Hanno contribuito alla riflessione insieme al Rettore Francesco Svelto anche i rappresentati delle istituzioni locali, della sanità e della ricerca, della cultura, dell’impresa e del commercio.
L’incontro era stato programmato prima della pandemia da Covid-19 ed è stato ricalendarizzato, nel rispetto della normativa sanitaria e di sicurezza vigente, «nella ferma convinzione della necessità di progettare per la nostra Università e il suo territorio un nuovo sviluppo, oltre la dura fase che stiamo attraversando». «Oggi – continua il comunicato – è infatti evidente che lo sviluppo di un Ateneo sia sempre più connesso allo specifico contesto socio-territoriale in cui opera e a condizioni istituzionali generali (regole di funzionamento, entità dei finanziamenti,…) che ne determinano le concrete possibilità di azione e la stessa sostenibilità. È a partire da questa considerazione che sembra urgente avviare una riflessione, coinvolgendo sia protagonisti della discussione pubblica nazionale sia soggetti significativi per il nostro territorio».
Gli interventi: Giancarlo Albini (Presidente della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione), Francesca Bertoglio (Direttore generale della Fondazione Teatro Fraschini), Franco Bosi (Presidente della Camera di Commercio di Pavia), Nicola De Cardenas (Presidente di Confindustria Pavia), Fabrizio Fracassi (Sindaco di Pavia), Carlo Nicora (Direttore della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo), Gianluca Vago (Presidente della Fondazione CNAO). Presiede il giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico.
I posti in presenza, in numero limitato per consentire l’opportuno distanziamento sociale, sono stati resi disponibili a partire dallo scorso 9 giugno attraverso la newsletter di Ateneo e gli altri canali istituzionali, sono esauriti.