All’Università di Pavia l’analisi della droga sequestrata in Italia

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, struttura interforze del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, ha pubblicato lo scorso 6 luglio la relazione annuale delle attività e dei risultati ottenuti nella lotta al traffico illecito delle sostanze stupefacenti nel nostro Paese. Nella prospettiva di un’efficace azione di contrasto al narcotraffico, in particolare via mare, tra i progetti innovativi introdotti a inizio 2018 c’è la caratterizzazione e il profiling delle droghe di origine naturale sequestrate (eroina, cocaina e derivati della cannabis) affidati per la parte relativa alla chimica forense al Laboratorio di Energia Nucleare Applicata – LENA, dell’Università di Pavia. Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia volta ad accrescere il livello delle conoscenze sui luoghi di produzione degli stupefacenti, sui flussi e sulle modalità di stoccaggio nelle aree di destinazione e transito.

Il LENA, si legge nel documento: «effettuerà le analisi scientifiche – mediante tecniche nucleari – su 300 campioni di sostanze stupefacenti di circa 1 grammo ciascuno individuati dalla DCSA». I risultati provenienti dai laboratori, le cosiddette “impronte digitali” della sostanza, «potranno risultare utili anche per l’acquisizione di elementi probatori da valorizzare nel corso delle indagini».

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