Raggi ultravioletti, raggi X e, persino, la tecnica di datazione che si usa per gli alberi, la “dendrocronologia”. È il mix di tecniche non invasive utilizzato per far luce sulla composizione e le caratteristiche della tavola armonica di un violino costruito da Antonio Stradivari circa tra secoli fa.
La ricerca è stata realizzata dal Laboratorio Arvedi della nostra Università in collaborazione gli atenei milanesi Statale e Bicocca.
In particolare, a Pavia, i ricercatori hanno condotto una mappatura fotografica sia in luce visibile sia ultravioletta, per il riconoscimento dei residui di vernice e per l’identificazione degli adesivi utilizzati.
Un contributo in più alla conoscenza del patrimonio culturale reso possibile dall’utilizzo di tecniche scientifiche sofisticate e non invasive che permette di studiare i manufatti senza lasciare traccia dell’intervento.