A fine marzo ricercatori e scienziati da tutto il mondo sono arrivati a Pavia per discutere dell’Aedes albopictus: questo il nome scientifico della zanzara tigre. L’insetto caratterizzato da piccole striature bianche e nere che tutti ben conosciamo durante il periodo estivo.
Obiettivo del workshop internazionale è stato quello di discutere dei virus di cui questi insetti possono esserne vettori, e delle tecniche che possano arginare la popolazione e la loro proliferazione, iniziata nel nostro paese a partire dai primi anni novanta.
Tra le metodiche principali che ha raccontato a UCampus il Prof. Giuliano Gasperi del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie c’è quella denominata “Tecnica dell’insetto sterile”, ovvero l’inserimento in natura di maschi geneticamente sterili che competano con quelli naturali e non consentano quindi la riproduzione dell’insetto.
Nei laboratori dell’Università di Pavia invece «stiamo studiando il sistema olfattivo di questa specie – ha continuato Gasperi – con l’intento di capire come le zanzare riescano a trovare l’ospite, cioè l’uomo, e il sito di deposizione delle uova». Conoscerlo significherebbe poter trovare delle sostanze attraenti o repellenti per avere un sistema di controllo sulle popolazioni di questi insetti. (Nell’immagine sopra un “bollettino zanzare” – fonte Vape Foundation).
Ascolta l’intervista integrale al Prof. Giuliano Gasperi.