L’Hericium erinaceus, conosciuto per la sua forma anche come “criniera di leone” o “testa di scimmia”, è un fungo commestibile largamente utilizzato come micoterapico nella medicina tradizionale cinese e giapponese. Dalla caratterizzazione chimica dei suoi metaboliti, i ricercatori del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia hanno ricavato un estratto che è stato somministrato per bocca, per due mesi, in modelli murini. Quanto osservato è stato un miglioramento nella performance della memoria, con un ringiovanimento dell’età cognitiva, se corrisposta a quella dell’uomo, di quasi 20 anni.
I risultati degli studi immunoistochimici sull’ippocampo e sul cervelletto, pubblicati sulla rivista scientifica Nutrients a metà aprile, mostrano come gli estratti dell’Hericium erinaceus esercitino un effetto simile al fattore di crescita neuronale (NGF) descritto da Rita Levi Montalcini, con un aumento della neurogenesi nelle aree del sistema nervoso centrale deputate alla memoria. Le proprietà del fungo descritte potranno essere la base per la ricerca di nuove molecole per il trattamento di quelle malattie neurodegenerative che non hanno, ad oggi, strategie terapeutiche efficaci.
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