L’innovazione delle tecnologie digitali applicate ai servizi bancari e ai prodotti finanziari tradizionali ha portato alla nascita di uno specifico comparto denominato FinTech, abbreviazione di Financial Technology, ovvero la tecnologia finanziaria. Le semplici transazioni online o le più recenti monete virtuali sono solo due tra gli esempi più comuni.
La lunga esperienza nell’analisi dei dati (Data Science) del laboratorio coordinato dal Professor Paolo Giudici ha rilevato come in Europa vi sia un ampio mosaico di regolamentazione, spesso non omogenea, e che l’istituzione di una normativa comune a tutti i paesi sia dunque necessaria per la crescita delle imprese impegnate in questo segmento.
La nascita nel Vecchio Continente di un ambiente FinTech unificato e la creazione di una piattaforma di misurazione dei rischi sono i due obiettivi del progetto di ricerca approvato a inizio agosto dalla Commissione Europea, in termini di eccellenza e di impatto, e finanziato dal Programma Horizon 2020 con un assegno da 2,5 milioni di euro (fintech-ho2020.eu).
«Regole più chiare incoraggerebbero innovazioni nel campo dei Big data, dell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie Blockchain – spiega Paolo Giudici – mentre alle autorità di supervisione finanziaria e ai ricercatori universitari spetterà la misurazione dei rischi, al fine di mitigarli e, quindi, di rendere maggiormente sostenibili le innovazioni stesse.»
L’attività di ricerca consentirà di formare congiuntamente le autorità di regolamentazione dei mercati finanziari e le società FinTech. Parallelamente l’Università di Pavia e i suoi partner saranno impegnati nello sviluppo di modelli di misurazione dei rischi e, in particolare, dei rischi di credito, di mercato, sistemici e cibernetici; come pure nell’applicazione della ricerca a contesti finanziari innovativi, quali ad esempio: il Peer to peer lending (prestiti disintermediati), il Robo-advice (piattaforme che automatizzano la consulenza finanziaria) e le criptovalute.
AT x RICERCA@UNIPV
[Foto: stock.adobe.com]