Con quasi 4500 categorie di piante, le Alpi sono riconosciute come uno tra i luoghi di maggiore biodiversità in Europa. E più si sale di quota, più diminuiscono di numero le specie in generale, ma, in proporzione, aumentano invece quelle endemiche.
Per preservare l’ecosistema alpino e sensibilizzare la sua crescente vulnerabilità ai cambiamenti climatici è nato un nuovo network di ricerca internazionale che vede la partecipazione dei ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Nel team capitanato dal Royal Botanic Gardens Kew (Inghilterra) sono presenti anche le università austriache di Graz e Innsbruck, il conservatorio botanico alpino francese e quello della città di Ginevra in Svizzera.
Il progetto curato dai pavesi Andrea Mondoni e Francesco Porro si focalizzerà sulla rigenerazione delle piante dai semi, in modo tale da prevederne i cambiamenti futuri dovuti agli effetti climatici. Analizzeranno inoltre i dati raccolti sulle temperature e sulla vegetazione ad alta quota; approfondiranno l’ecologia dell’ancora scarsamente conosciuto genere della Saxifraga.
AT
Foto: By Abalg (own product) [GFDL or CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons