
E’ una autoconfessione ironica e brutale di un padre che parla al figlio, attraverso situazioni tra le più disparate del vivere quotidiano, come il tour nei negozi di felpe, i colloqui con gli insegnanti, la filosofia dei tatuatori.
Uno sfogo che non perde due caratteristiche fondamentali, quella della leggerezza e dell’acume nell’affrontare un tema delicato come quello del rapporto/conflitto generazionale.
Info e biglietti (da 7 a 30 euro – sono previste riduzioni per studenti universitari) sul sito www.teatrofraschini.org